Alcune considerazioni sull'esito della tornata elettorale del 4 marzo 2018

05.03.2018 17:03


Sono ovviamente contento del
 grande risultato ottenuto dal movimento 5 stelle, nonostante una campagna elettorale
 fortemente avversa portata avanti dai partiti tradizionali, nonostante le false
 notizie messe in giro dagli avversari politici, nonostante il fango gettato
 addosso dai competitori e dai mas media. In qualità di iscritto ed attivista
del movimento non posso quindi che sentirmi orgoglioso di appartenere ad una
simile classe politica che fa della trasparenza e dell'onestà un cavallo di
battaglia.

Tuttavia i risultati dicono
anche altre cose, che non possono essere sottaciute. La Lega di Salvini ha
ottenuto infatti un ottimo risultato che va oltre le più rosee aspettative e
nella coalizione del centro destra ha ampiamente superato il partito di
Berlusconi. Ininfluente fratelli d'Italia, con il suo ridicolo 4 per cento, che
comunque contribuisce a dare alla coalizione quello scarto di voti e di seggi
da consentire ai suoi stessi rappresentanti di dichiarare di voler ricevere l'incarico
di governo da parte del Presidente della Repubblica.

Debacle completa del Centro
sinistra, ed in particolare del PD, che nel suo complesso supera di poco il 20
per cento. Il PD, che nelle elezioni europee dello scorso 2014 aveva fatto il pieno
di voti raggiungendo il 41 per cento, si è letteralmente sgretolato ed ha nel
suo complesso racimolato uno scarsissimo 19 per cento. Renzi ha di fatto
condotto alla rovina il partito con le sue politiche sbagliate e con la sua
ottusità politica.

Senza voler analizzare le
motivazioni che hanno indotto gli elettori ad esprimersi in tale modo o gli errori
commessi dai perdenti, vorrei capire quali scenari si prospettano per il
prossimo futuro. Il movimento ha aperto la discussione con gli altri partiti ma
gli altri partiti al momento sono chiusi su loro stessi e non sembrano voler
accettare le proposte di Di Maio. Il centro destra rivendica la guida del
futuro governo ma non ha i numeri e credo avvierà una grande compravendita di
parlamentari, senza però riuscirci. Di fatto siamo in una posizione di stallo e
nessun governo è al momento possibile, né si prevede per il prossimo futuro una
migliore situazione. Secondo me sarà un nulla di fatto e si dovrà tornare alle
urne. Non subito però, ci sarà un governo tecnico di scopo appoggiato da centro
destra e centro sinistra (già visto) e poi fra un anno si ritornerà a votare
con un'altra legge elettorale. Si spera a questo punto che alcuni errori, anche
tattici, fatti dal movimento 5 stelle non si ripetano e si vada avanti a
conquistare la maggioranza assoluta. Ma chi sarà allora il leader? Secondo il
regolamento Di Maio, Figo, Toninelli, la Taverna ecc. non si potranno più
presentare perché avranno già espletato due mandati, a meno di un cambio
ulteriore al regolamento, molto pericoloso perché farebbe perdere una marea di
consensi. Ed ecco pronto, dico io, il grande Di Battista ed una pletora di
nuovi attivisti, altrettanto preparati, se non di più. In tal modo il movimento
farà il pieno ed andrà da solo a governare ed attuare il proprio programma in
piena libertà.