CONSIDERAZIONI POLITICHE

21.02.2014 18:46

Molti, ed anche autorevoli,
  opinionisti hanno commentato l'incontro Renzi Grillo. Di questi, alcuni si
sono schierati contro ed altri a favore. Non guardiamo la stampa e le TV
perché, come ormai noto ed acclarato, in Italia non esiste libertà di stampa e
le testate e le reti sono in mano o a Berlusconi o a De Benedetti (centro desta
e PD). Io non so se Grillo sia stato giusto e politicamente corretto, so solo
una cosa: che avrei voluto esserci io in quel frangente e non per replicare con
modi tutto sommato gentili, come ha fatto Grillo, bensì per aggredire
letteralmente quel bugiardo di un avatar di De Benedetti. Caro Renzi, la
coerenza, ti manca la coerenza! Non puoi giurare di non aver ambizioni a prendere
la poltrona di Letta e che mai avresti accettato la carica di Presidente del Consiglio
se prima non fossi passato per le elezioni e poi farti investire da Napolitano
dopo aver tirato lo sgambetto al povero Letta senza neanche farlo passare dal
Parlamento. Vorrei ricordarti, caro Renzi, che l'Italia è una repubblica
parlamentare e che il Parlamento è sovrano. Avresti dovuto far presentare una
mozione di sfiducia al Parlamento e far votare contro i tuoi deputati che
sicuramente ti avrebbero seguito. Cosa strana, anzi stranissima! Alla Camera ed
al Senato i parlamentari del PD dovrebbero essere tutti, o quasi tutti
antirenziani perché a suo tempo inseriti nelle liste da Bersani e lui, ovviamente,
ha inserito i suoi fedelissimi. Ora pare che siano tutti con Renzi, salvo una
piccola minoranza, i vecchi comunisti.

Ho recentemente riflettuto
sul camaleontismo della politica e sul trasformismo della stessa alla faccia
degli ideali, che sembrano oggi completamente spariti. Una volta esisteva il
Partito Comunista che si poneva come baluardo del proletariato contro l'arroganza
del potere, della classe dirigente, dei padroni delle fabbriche ed era contro
la corruzione ed il mal costume. Poi, con gli anni, le battaglie a favore dei
diritti dei lavoratori si sono spente ed è nata una forma di consociativismo:
si sono spartite le reti RAI, le testate giornalistiche e delle campagne
appassionate della prima ora non è rimasto che il ricordo. Il PCI si è poi
trasformato in PDS, annacquando  quel
Marxismo che lo aveva contraddistinto nell'immediato dopo guerra. Il PDS ha
prima perso il simbolo di falce e martello, caratteristico di tutti i partiti
comunisti del mondo, poi è diventato DS, avvicinandosi molto all'area
postdemocristiana con cui, all'ombra dell'Ulivo, si alleava per le elezioni. Alla
fine vecchi comunisti e vecchi democristiani confluivano in un unico partito il
PD, in cui però l'anima di sinistra giocava un ruolo determinante. Ora tale
partito è diventato preda di vecchi democristiani che lo hanno conquistato
occupando tutte o quasi le cariche dirigenziali. Il nuovo PD, con il suo
segretario Renzi, oggi altro non è che la nuova Democrazia Cristiana, si quella
Democrazia Cristiana che ha affossato il nostro Paese per 40 anni. Quella Democrazia
Cristiana di Andreotti, Forlani, Fanfani, De Mita ecc. La vecchia Balena bianca
ha fagocitato il partito comunista ed ora fa accordi con pregiudicati,
finanzieri, corrotti, banchieri ecc.

Povera Italia! In che mani
siamo finiti!