CONSIDERAZIONI SULLE ELEZIONI EUROPEE
Avevo provato a candidarmi per il movimento 5 stelle, tuttavia non ho avuto i voti necessari per entrare in lista. In effetti sono stato un po' timido e non ho, se non all'ultimo minuto, comunicato la mia intenzione. Poi il limitato tempo per inserire il proprio curriculum ed il video mi hanno completamente spiazzato. Ciò nonostante, da quanto mi è dato sapere, ho avuto molti voti. Lì per lì ci sono rimasto un po' male e deluso, anche perché credevo di avere le carte in regola: Due lauree, master, tre lingue straniere, specializzazioni varie ecc... Tuttavia dopo qualche giorno mi sono reso conto che quelli che la rete aveva scelto sono persone validissime, intelligenti, positive e piene di voglia di fare. Quindi ho deciso di impegnarmi ancora di più per portare avanti questi candidati, come se fossi io stesso ad essere in lista. Questo è il bello del movimento: uno per tutti e tutti per uno, come i moschettieri del RE. Devo fare ancora gavetta come attivista, prima di pensare di presentarmi per qualche incarico pubblico. Questo però non è importante; la cosa importante è che il movimento, nonostante le difficoltà che quotidianamente incontra, vada avanti e si affermi. Prima del silenzio elettorale i vari sondagisti si sono scatenati e sui principali organi d'informazione appaiono cifre fra le più disparate. Nessuno però si sbilancia più di tanto nei confronti del movimento che, in ogni caso è accreditato dal 23 al 25 %. I giornali e le TV, asserviti ai poteri forti (De Benedetti e Berlusconi) fanno di tutto per screditare il nostro movimento e spesso in maniera subdola. Tuttavia sembra che un'indagine discreta del PD preveda per il 5 stelle una percentuale pari al 27/28 % ed un possibile sorpasso rispetto al PD stesso. La causa di ciò sembra debba essere attibuita al grande astensionismo previsto per il 25 maggio. Fra indecisi ed astenuti, sembra che il 40% degli aventi diritto al voto non dovrebbe, almeno nelle previsioni, andare a votare. Ovviamente ciò penalizza proprio il PD perché si tratta di suo potenziale elettorato, almeno in gran parte. Ora, se consideriamo che un 10% di astenuti è fisiologico, la partita si gioca su di un 30% di elettori. Più salgono gli astenuti, più cala nei consensi il PD. Gli elettori del movimento 5 stelle per contro sono più compatti e decisi ed andranno a votare con convinzione. Se a questo aggiungiamo che un certo numero di persone, una volta del centro destra, si è nauseato di questa politica ed ha deciso di andare incontro al 5 stelle, il quadro è completo. Renzi è nervoso, ha paura, è preoccupato e cerca di fare proclami, promesse e tenta di spingere sull'acceleratore nell'intesa di recuperare elettori. Cerca di screditare Beppe Grillo, occupa quasi manu militare le reti TV, si fa vedere ovunque ci sia gente, discute dei massimi sistemi senza sapere quello che dice; insomma frenetico immobilismo! A questo quadro si aggiunge il Berlusconi redivivo che cerca una rimonta disperata. Alla fine il tutto si rivela a favore dei così detti Grillini che come uno schiaccia sassi vanno avanti ed accrescono consensi. Una lenta ed inesorabile scalata che potrebbe portarli a livelli mai visti nel recente passato dai partiti vecchio stampo. Certo che se dovessimo arrivare primi a queste elezioni vorrebbe dire che il quadro politico è cambiato ed allora sarebbe ragionevole sciogliere le camere ed andare a votare per un nuovo parlamento, che potrebbe essere per la maggioranza pentastellato.