IL MIO IMPEGNO POLITICO
Perché ho deciso di impegnarmi politicamente e diventare un attivista del movimento 5 stelle?
Le ragioni sono molteplici ma, sopra ogni cosa, il desiderio di cambiamento e la voglia di contribuire attivamente e personalmente hanno giocato un ruolo primario. Da tempo seguivo il blog di Beppe Grillo con cui condividevo le idee ed ammiravo la sua energia, la sua forza e la sua perseveranza nel condurre battaglie per i diritti dei cittadini, spesso calpestati da una classe politica indegna e da alti burocrati accondiscendenti e conniventi con predetta casta. Per ragioni legate alla mia professione, non ho potuto aderire al movimento fin dal suo nascere, ma non appena mi sono ritirato a vita privata, ho immediatamente abbracciato le cause del movimento a 5 stelle e mi sono iscritto al blog ed a diversi meetup, primo fra tutti quello del mio paese: Genzano di Roma.
Ho quindi iniziato, come un ragazzo principiante, ad imparare come si entra nelle problematiche politiche locali e nazionali. Ho fatto e sto facendo esperienza sul territorio, cercando di recuperare gli anni perduti, gli anni cioé dell'indifferenza, del distacco dalle problematiche sociali. Ho scoperto quanto sia gratificante il contatto con la gente e quanto sia stimolante portare avanti istanze dei cittadini. Ho messo, e tutt'ora metto, a disposizione la mia esperienza, le mie conoscenze, la mia cultura a favore della gente, senza altro scopo se non la voglia di poter essere utile alla collettività. Con tutte le mie incertezze, le mie manchevolezze, ma con grande spirito di servizio, cerco di apporre la mia tessera nel grande mosaico che è il movimento.
Condivido tutta e senza remore la linea politica tracciata da Beppe Grillo e ritengo che in noi italiani ci sono i semi del nostro riscatto. Ce la possiamo fare ad uscire da questa situazione di pantano in cui ci ha condotto una classe politica di delinquenti, truffatori, nani e ballerine. Fino ad oggi abbiamo assistito ad una fiera dell'incompetenza e ad un predominio dei grossi gruppi finanzieri e delle banche, sempre chini ad un'Europa via via più germanocentrica. La moneta unica ci ha messo in ginocchio e ci ha fatto perdere la sovranità monetaria e mi domando con sempre più frequenza perché siamo entrati nell'euro ed a chi è convenuto. Vi ricordo che per entrare nell'euro il prode mortadella, Romano Prodi, ci fece anche pagare una tassa una tantum e poi acconsentì all'ignobile cambio di 1 euro = 1936,27 lire, quando il marco si scambiava, se non ricordo male, a circa 900 lire. Ora vedo chiudere una marea di aziende, vedo aumentare a dismisura la disoccupazione, vedo abbassarsi il tenore di vita dei cittadini, vedo crollare i consumi e, per contro, un aumento spropositato delle tasse motivato dal pareggio del bilancio impostoci dalla Germania. Certo il nostro debito pubblico è oggi fuori misura, ma se vogliamo far realmente ripartire l'economia, dobbiamo fregarcene. Ecco perché abbraccio la proposta di Grillo di indire un referendum sulla permanenza o meno dell'Italia nella moneta unica. Mi si dirà che tale referendum non avrebbe valore in quanto la moneta è frutto di un trattato internazionale ratificato dal parlamento e per tale tipo di accordo non è previsto alcun referendum abrogativo. Al riguardo invece io sostengo che un tale referendum sarebbe un segnale ai nostri governanti, fungerebbe da linea guida per i successivi passi. Ricordo che i trattati, così come si ratificano, si possono denunciare e rescindere anche unilateralmente. Se la volontà popolare andasse verso un rientro nella lira, i nostri governanti ne dovrebbero prendere atto e ritornare sui propri passi. A quel punto chi ce lo impedirebbe? Ma soprattutto come farebbe ad impedircelo? Con delle sanzioni? Con una guerra? Non credo proprio.
Pertanto, andiamo in Europa come movimento 5 stelle e proviamo a cambiare le regole. Cambiamo l'Italia partendo dall'Europa. Per fare questo però è necessario che i cittadini ci diano un po' di fiducia e ci permettano di entrare in tanti al parlamento europeo. Poi, in campo nazionale, dovremmo raggiungere la maggioranza per governare senza vincoli né lacciuoli e portare avanti le idee innovative di questo affascinante movimento.
Avanti così perché vinciamo noi!