UNA REPLICA ALLA BOLDRINI
Sono stato profondamente colpito da come la Boldrini ha definito quelli che frequentano il Blog di Beppe Grillo. Durante la trasmissione “chetempochefa” di Fazio l’onorevole Boldrini, Presidente della Camera, ha apostrofato con parole non certo lusinghiere tutti quelli che visitano il sito di Grillo e su di esso scrivono commenti.
Ora si da il caso che anche io, di tanto in tanto, visito il sito di Grillo e qualche volta mi diletto a lasciare una mia osservazione, un mio pensiero, una mia considerazione. Non credo di essere un delinquente squadrista, sessista, volgare ed antidemocratico. E no, signora Boldrini, questo a me non lo può dire! Dopo oltre quarant’anni di onorato servizio reso alla Patria, a volte in situazioni difficili ed a rischio della vita, questo non glielo consento. Il mio curriculum parla chiaro ed evidenzia che sono una persona altamente qualificata, un dirigente dello stato che ha avuto apprezzamenti ed encomi dalle maggiori cariche, che ha condotto una vita onesta e retta, che non ha truffato, e si è sempre posto in difesa del deboli e degli oppressi. Non si può generalizzare sempre e non si può pretendere che chi non la pensa come lei sia da biasimare e vituperare. Piuttosto lei ha fatto una cosa gravissima: ha imbavagliato l’opposizione, non si è fatta garante della minoranza, non è stata al suo posto, cioè super partes.
Mi sento quindi profondamente offeso ed amareggiato, soprattutto perché come onesto cittadino non ho il modo di replicarle sugli organi d’informazione. Certo la TV non darà mai spazio a me per dirle che ei ha usato toni non consoni al suo mandato e per chiederle ufficialmente scusa. Mi sfogo su questo mio Blog che forse leggeranno solo i miei amici, forse. Dovevo però scrivere quello che avevo dentro, dovevo sfogarmi, dovevo esternare la mia rabbia.
E l’Italia intanto continua a scivolare sempre più giù, la disoccupazione aumenta a dismisura, i soldi mancano e voi, politici incoscienti, regalate soldi alle banche, condonate 98 miliardi agli evasori delle slot machine, bloccate pensioni e stipendi (non quelli vostri), continuate a finanziarvi con il sudore del popolo ecc. ecc. Povero il mio caro Paese!